Il fatturato delle aziende italiane nel 2018 continua a salire, seppur lentamente (+0,7%), raggiungendo 95,5 miliardi di euro. Con questo dato è stata aperta la prima Assise di Confindustria Moda, organizzata mercoledì 26 giugno all’Università Bocconi di Milano. La Federazione, che riunisce le imprese e le associazioni del settore tessile, moda e dell’accessorio, ha presentato i dati consuntivi relativi all’anno 2018 e i dati del primo trimestre 2019. Il 2018 segna un export pari a 63,4 miliardi di euro, il 2,7% in più rispetto al 2017, con un’incidenza del 49,6% dal settore tessile-abbigliamento, del 15,1% dalle calzature, del 1,9% dalla pelletteria, del 10,2% dal settore orafo, del 6% dall’occhialeria e dalla concia e dell’1% dalle pellicce. Anche l’import segna una crescita con +3,6% che lo avvicina ai 35,3 miliardi. Ottimi i risultati di import-export in Unione Europea che assorbe il 46,8% delle esportazioni e genera il 45,4% delle importazioni. Ancora più significativi i dati riguardanti i paesi extra-UE che hanno coperto il 53,2% delle vendite italiane e assicurato il 54,6% delle importazioni. Un andamento positivo che riconferma il comparto TMA come il secondo settore industriale italiano per avanzo commerciale dopo la meccanica. Il primo trimestre del 2019 avvalora questa voglia di affermazione del prodotto italiano sui mercati esteri: l’export segna +5,6% per un valore complessivo di 16,6 miliardi di euro; l’import sale del 2,3% raggiungendo 9,1 miliardi; il saldo commerciale, invece, aumenta del 9,9% con un risultato di 7,4 miliardi. «Insieme si compete meglio, questi risultati lo dimostrano
chiaramente – ha commentato Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, durante il discorso inaugurale dell’Assise – Negli ultimi anni abbiamo lavorato tutti insieme per fare sistema e aiutare industrie diverse con problemi simili. Abbiamo ancora tante sfide davanti a noi: la formazione, la tutela del prodotto e del Made in Italy, la lotta alla contraffazione, la ricerca di una semplificazione del fisco e una riduzione del costo del lavoro, la sostenibilità e la liberalizzazione del commercio estero. Riusciremo ad avere successo solo se sapremo affrontarle insieme». Hanno preso parte all’incontro anche i presidenti delle sette associazioni federate a Confindustria Moda,
Riccardo Braccialini di Assopellettieri, Ivana Ciabatti di Federorafi, Annarita Pilotti di Assocalzaturifici, Giovanni Russo di Unic, Roberto Scarpella di Aip, Marino Vago di Smi e Giovanni Vitaloni di Anfao, che hanno riconfermato l’impegno dei rispettivi settori a lavorare all’unisono per superare le avversità e le sfide del mercato. L’Assise è proseguita poi con gli interventi di Marco Boglione, presidente di Basicnet, Matteo Marzotto, presidente di Dondup, Marco Palmieri, presidente di Piquadro e, a chiusura dei lavori, di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.
Confindustria Moda: il 2018 chiude in positivo con un fatturato di 95,5 miliardi
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