Secondo i dati Istat relativi al semestre gennaio-giugno 2019, analizzati dal Centro Studi di Confindustria Moda, il settore orafo-argentiero-gioielliero ha registrato un aumento dell’export pari al +6,2% e un calo delle importazioni del -10,5%, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. L’aumento delle esportazioni, registrato principalmente nel secondo trimestre e in particolare nel mese di maggio, equivale a quasi 3.381 milioni di euro e risulta essere stato influenzato dal rincaro delle quotazioni dei metalli preziosi. Dal punto di vista geografico, la Svizzera, che nel primo semestre del 2018 aveva segnato +10,7%, nel 2019 perde il -6,5%. Stessa sorte in discesa anche per Turchia (-2,3%) e Regno Unito (-15,6%). Gli Emirati Arabi, invece, hanno registrato un +18,5% raggiungendo, così, il terzo posto del ranking dei principali mercati del settore. In crescita anche Hong Kong (+4,8%), Stati Uniti (+7,1%), Repubblica Dominicana (+46,8%), Panama (+28,1%) e Canada (+66,3%). In riferimento ai principali distretti orafi italiani, Alessandria si riconferma al primo posto con un’incidenza del 30,3% sul totale nazionale, segnando una crescita di vendite estere del +10,1%. Molto vicina anche Arezzo che, con esportazioni al +11,4%, contribuisce del 28,9% all’export settoriale. Vicenza registra un leggero aumento (+3,4%) mentre Milano flette del -5,3%. Le principali destinazioni dell’export italiano di questi mesi riguardano la Svizzera, primo sbocco per Alessandria e Milano, gli Emirati Arabi, primo mercato per Arezzo e secondo per Vicenza, ma anche gli Stati Uniti, la Francia e Hong Kong.