La mostra del famoso argentiere toscano Giovanni Raspini raccoglie alcune tra le sue opere più famose cariche di ispirazioni simboliche
Parte da Milano il tour europeo di Giovanni Raspini che ha raccolto nella mostra Vanitas Mundi – Una danza macabra fra ironia, glamour, gotico e kitsch (a Palazzo Visconti dal 16 al 19 novembre), allestita in collaborazione con lo scenografo Piero Figura, gioielli, oggetti, dipinti e un bouquet di ispirazioni simboliche. Tra le opere esposte anche un teschio riletto in chiave pop e rock, all’insegna del glamour neogotico contemporaneo, collane fatte di serpi, orecchini scheletrici, sedie con gli scorpioni, mini-vanitas composite, specchi allegorici, vassoi ricchi di scarafaggi e candelabri con pipistrelli. Simboli dell’eternità come le tartarughe, i vermi e le conchiglie accostati a sentinelle dell’effimero quali i fiori secchi, le ragnatele o le farfalle. Per l’occasione Piero Figura metterà in scena una scenografia con richiami a un giardino notturno, ricco di atmosfere dark, velluti porpora e luci soffuse. La mostra è corredata dal catalogo omonimo con testo introduttivo del critico Philippe Daverio.