Dopo Bulgari, anche Pomellato, altro brand storico e vanto della gioielleria italiana, è passato oltralpe. Dopo mesi di trattative, voci, smentite, è stato infine ufficializzato l’acquisto da parte del colosso del lusso Kering-Ppr, della famiglia francese Pinault – già in possesso di brand come Gucci, Boucheron, Bottega Veneta, Brioni. Kering-Ppr ha rilevato la RA.MO, principale azionista di riferimento di Pomellato. Secondo un comunicato firmato dall’AD del Gruppo Pomellato, Andrea Morante, i fattori determinanti della decisione sono stati “una forte azione di concentrazione nel settore della gioielleria, una sempre maggiore complessità gestionale e soprattutto finanziaria per sviluppare i marchi Pomellato e Dodo sui mercati globali e una mancanza di continuità gestionale all’interno della famiglia del sig. Pino Rabolini (fondatore di Pomellato e socio di maggioranza della società)”. Dal canto suo, François-Henry Pinault ha dichiarato tutto il suo entusiasmo per i due nuovi marchi acquisiti e il massimo impegno a svilupparli internazionalmente, pur senza tradirne le radici e l’identità italianissime.